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l’Istituto Lingua Veneta ha aperto un canale di informazione sulla Lingua, Dialetto e Cultura Veneta, si può raggiungere sia dalla App Telegram che dal PC.
editor Istituzionale, promozione culturale
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SALVIAMO LA DONAZIONE TODESCA-ZANON
EMERGENZA ACQUA ALTA
Petizione per la messa in sicurezza e la valorizzazione della donazione della biblioteca Todesca-Zanon che giace nei magazzini del liceo Classico Marco Polo e Artistico di Venezia da 5 anni e di cui una parte è stata danneggiata dall’acqua alta.
Al Dirigente Scolastico, al Reggente, al Consiglio di Istituto, ai docenti, insegnanti, genitori.
Al MIUR
Al sindaco di Venezia, al Consiglio Comunale, al Consiglio Regionale del Veneto, ai cittadini
Nell’estate del 2015, pochi mesi prima di lasciare la città lagunare per sopraggiunti problemi di età e di salute, il prof. Alessandro Todesca e la moglie Maria Giuseppina Zanon (figlia del musicista trevigiano Sante Zanon) hanno donato al liceo Classico, Musicale ed Artistico “Marco Polo” di Venezia, la loro biblioteca composta da migliaia di libri d’arte, di musica e di letteratura classica, ma comprendenti anche testi di linguistica ed di altre discipline umanistiche e scientifiche. Ne parlò anche la Nuova Venezia.
[huge_it_slider id=”4 “] L’atto di donazione era stato concordato con l’allora Dirigente Scolastico del Liceo, dott.ssa Annavaleria Guazzieri, ed inserito in un progetto di riorganizzazione della biblioteca dell’Istituto che per altro necessitava di una nuova adeguata collocazione e un riordinamento. Il progetto fu accolto e coadiuvato da genitori ed insegnanti della scuola, i quali accoglievano la donazione prospettandone una valorizzazione nella e per la biblioteca scolastica, a servizio e di supporto alle attività didattiche e di ricerca.
Con l’impiego del personale scolastico e dei volontari del Comitato Genitori della scuola i libri donati vennero acquisiti nel patrimonio dell’istituto, tutti timbrati e controllati, in attesa di definitiva catalogazione. Contestualmente vennero stanziati fondi sia pubblici che delle famiglie per l’allestimento e la messa in funzione della biblioteca scolastica arricchita dell’intera donazione.
Purtroppo invece, cambiata la dirigenza, il fondo Todesca-Zanon si trova oggi, a quasi tre anni dalla donazione, in una soffitta della scuola ove era stato posto provvisoriamente in attesa di allestire l’ambiente di destinazione e ne viene impedito in tal modo l’accesso, ipotizzandone perfino la dismissione e l’alienazione.
Questo perché la Direzione Scolastica subentrata successivamente alla donazione, non solo ha inopinatamente prospettato la restituzione o l’alienazione di tale preziosa donazione, ma lo ha fatto in maniera irragionevole, dapprima adducendo la necessità di una più dettagliata catalogazione, in realtà già prevista dal progetto di allestimento, e successivamente sostenendo la mancanza di spazio quando invece sono nella disponibilità della scuola tre grandi edifici nel cuore della città di Venezia, ed avendo l’Istituto acquisito recentemente anche la disponibilità di ulteriori nuove strutture messe a disposizione dal Comune di Venezia-Citta Metropolitana.
Tale arbitrario comportamento sta contraddicendo l’impegno preso al momento dell’acquisizione del lascito da parte del precedente Dirigente e di tutta la comunità, mettendo a repentaglio la conservazione e valorizzazione del prezioso materiale ricevuto, senza alcuna concertazione con la dirigenza precedente che ha acquisito il lascito nè con tutti coloro che hanno già donato impegno e fatiche per il progetto di arricchimento e valorizzazione dell’intera biblioteca scolastica. Inoltre, con la pretesa di restituire il fondo (ma nel frattempo il donatore è venuto a mancare) oppure con l’intento di disgregare e “alienare” un tale bene comune, si sta negando pure agli utenti del servizio scolastico ogni possibilità di accesso ai preziosi testi, cosa che costituisce non solo violazione degli accordi presi con i donatori, ma pure nocumento della funzione pubblica, educativa e formativa della scuola.
I sottoscritti: Genitori, Studenti, Insegnanti, Operatori Culturali e Cittadini di Venezia, e tutte le Persone amanti della Cultura Umanistica, Artistica, Letteraria e Musicale di cui la nostra Città e la nostra Scuola sono emblema e testimoni nel mondo, avendo a cuore il valore didattico della trasmissione dei saperi attraverso la lettura e la consultazione dei testi offerti da una articolata e qualificata biblioteca,
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CON LA FIRMA ALLA PRESENTE PETIZIONE CHIEDONO
che la preziosa raccolta di libri della Famiglia Todesca-Zanon donata al Liceo Classico, Artistico e Musicale Marco Polo di Venezia, sia adeguatamente conservata, presa in carico dall’Istituto Scolastico col dovuto rispetto e diligenza, e messa celermente a disposizione degli studenti e della comunità, secondo le intenzioni dei donatori, gli accordi con essi presi, e per l’interesse di tutti i cittadini.
Al Dirigente Scolastico del Liceo Marco Polo di Venezia prof. Gianni Maddalon, al Direttore generale del Miur Veneto dott.ssa Augusta Celada. ed al sig. Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, chiediamo di adoperarsi affinché al più presto questa incresciosa negligenza venga sanata tramite messa a disposizione al pubblico del fondo donato dagli anziani coniugi Todesca e Zanon, oggettivamente un prezioso lascito per il valore culturale, educativo e formativo messo a disposizione della scuola, per i giovani studenti, gli insegnanti e gli studiosi della nostra città.
Venezia, 14 febbraio 2019
Di Loris Palmerini, presidente dell’Istituto Lingua Veneta.
Il nostro Istituto partecipa fin dalla fondazione alla Aggregazione Veneta, ente di cui sono anche il portavoce.
Con la sentenza n° 81 del 2018 la Corte Costituzionale ha cancellato la legge della Regione Veneto n° 28 del 2016 di cui sono il Padre, che riconosceva esplicitamente ai Veneti i diritti previsti dalla Convenzione Quadro sulle minoranze nazionali, senza nulla togliere ai diritti di “popolo veneto”.
La sentenza è però pure andata oltre affermando che “Popolo Veneto” dello Statuto regionale null’altro significa che “i residenti” della Regione.
Per salvare tale fondamentale legge che riconosceva il bilinguismo e l’educazione Veneta, sarebbe bastata alla Giunta regionale del Veneto la trasmissione alla Corte Costituzionale delle violazioni dei diritti umani che i Veneti ricevono. Per esempio i punteggi più scadenti assegnati agli studenti (cosa di cui lo stesso Zaia si è lamentato), la negazione della lingua Veneta che fu lingua di Stato e che certo non ha nulla da invidiare all’occitano o al sardo o altre lingue minoritarie cui vanno il nostro pieno rispetto, oppure la totale assenza di Prefetti Veneti in Veneto.
Le violazioni subite dai Veneti sono state comunicate alla Giunta nel gennaio 2018, con preghiera di trasmetterle alla Corte Costituzionale, ma questo non è avvenuto, al contrario, l’avvocato Bertolissi, che rappresentava la Regione (e che simpatizza per il ritorno di “Checco Beppe”) , in udienza ha dichiarato che “la legge non serve a nulla”, e sostanzialmente non ha difeso in nulla la legge su mandato della Giunta Regionale.
La Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale (il cui presidente si è perfino opposto alla approvazione della legge) hanno dimostrato, alla prova dei fatti, di non volere dare ai Veneti i loro diritti ma invece di essere i promotori effettivi e concreti della loro assimilazione forzata, del loro genocidio linguistico, culturale e di autonomia reale e governativa, mascherati da compatrioti.
Tutto ciò è documentato, e sarà valutato nel marzo 2019 dal Consiglio d’Europa.
Loris Palmerini
Presidente Istituto Lingua Veneta
Oggi 16 gennaio 2018, il direttivo di Istituto Lingua Veneta si riunirà per decidere se partecipare al bando per la Grafia Veneta Legale indetto da Aggregazione Veneta.
Istituto Lingua Veneta è un ente di autogoverno veneto che si occupa esclusivamente della lingua veneta in tutti i suoi aspetti, non solo quelli linguistici, ma anche culturali e nella formazione.
Istituto Lingua Veneta partecipa, come altri dodici enti, ad Aggregazione Veneta, mentre quest’ultimo è l’ente di rappresentanza dei diritti di minoranza nazionale del Popolo Veneto ai sensi della L.reg. Veneto n.28 del 2016. Sarà infatti Aggregazione Veneta l’ente decisore della Grafia Veneta Legale, che lo farà in virtù dell’autorità conferitagli dalla legge internazionale Convenzione-Quadro di cui alla L.n.302 del 1997.
Istituto Lingua Veneta invece è stato il primo ente storicamente noto ad aver chiesto il riconoscimento legale della lingua veneta, lo fece nel 1999 quando ancora si chiamava “Rinassimento Veneto”. Il lavoro svolto di promozione da allora è evidente, basti verificare che quello che oggi si legge su Wikipedia riguardo la Lingua Veneta è stato appunto quasi del tutto ripreso da quanto elaborato nel 1999 da Rinassimento Veneto.
Nella riunione di oggi ILV discuterà sostanzialmente se presentare una propria soluzione di grafia veneta legale al bando di AV, e se in tal caso confermare il DRAFT della grafia Veneta già elaborato negli anni scorsi.
La eventuale Grafia proposta da ILV sarà poi valutata dalla preposta Commissione di Aggregazione Veneta insieme alle altre proposte, in un piano di parità. Da evidenziare infatti che anche ILV è un ente rappresentativo partecipato, per questo non è escluso che le singole componenti possano presentare una propria grafia differente da quella di ILV .
La riunione odierna farà anche la verifica dei membri e delle cariche.
In questo momento infatti c’è l’intento comune di tutte le componenti sinfoniche dei Veneti di arrivare a chiudere l’annosa questione della grafia veneta con una delibera che decida la forma legale dello scrivere, la cui mancanza altro non fa che dare insussistenti scuse al mancato riconoscimento della lingua veneta. Infatti non c’è alcuna giustificazione al mancato riconoscimento della lingua Veneta stante che sono state riconosciute altre lingue minoritarie analoghe, come l’Occitano, il Sardo, il Ladino, che tuttavia non possono vantare la storicità, le pubblicazioni e l’ufficialità di uno Stato che la lingua Veneta può invece vantare senza alcun dubbio.
E’ chiaro che coloro che non si pongono l’obbiettivo di raggiungere una grafia veneta legale o che la ostacolano lo fanno non certo per impedire che si continui a fare la grave violazione dei diritti linguistici ed umani dei Veneti.
Loris Palmerini
fondatore di Rinassimento Veneto, presidente di ILV