In arrivo legge regionale su minoranza nazionale veneta: federalismo e bilinguismo come in Sud Tirolo
Comunicato del Presidente
A nome dell’Istituto Lingua Veneta e del direttivo, ringrazio sentitamente i sindaci e i consiglieri comunali dei primi 4 comuni che hanno approvato la presentazione del progetto di legge regionale destinato a riconoscere i diritti dei veneti come minoranza nazionale.
Si tratta dei comuni di Resana, Segusino, Grantorto e Santa Lucia di Piave i cui sindaci sono stati i veri promotori di questo primo successo. In particolare ringraziamo il sindaco di Resana, Loris Mazzorato, che si è adoperato per coinvolgere gli altri nell’ampio progetto che tutti ci fa partecipi.
Il 28 gennaio 2016 il progetto di legge (di iniziativa degli enti locali) è stato depositato in Consiglio regionale, che dovrà metterlo in discussione, secondo lo statuto, entro 180 giorni, tempo durante il quale potrà discutere il testo di legge regionale proposto nella apposita commissione, anche con la partecipazione del sindaco primo proponente (Mazzorato) o suo delegato (c’è l’accordo su Palmerini che lo ha scritto).
La legge, se approvata, riconoscerà che al popolo veneto spettano i “diritti umani” previsti dalla Convenzione Quadro sulle Minoranze Nazionali (ratificata l. 302/97). I veneti, già riconosciuti come popolo fin dalla legge n. 340 del 1971, hanno il diritto di essere riconosciuto come minoranza nazionale nello stato unitario, in virtù della propria storia millenaria, della propria lingua (riconosciuta dal Consiglio d’Europa e con il codice “vec” nella ISO 639-3) e alle proprie tradizioni e tipicità socioeconomiche. E’ un fatto lampante la loro esistenza ed identità, ma purtroppo sembra occorrere una legge regionale che lo affermi perché non ci siano scuse all’applicazione dei diritti previsti dalla convenzione.
All’interno della Convenzione quadro i veneti avranno ampie autonomie, e un ampio spazio per il bilinguismo. Il bilinguismo porterà ad una amministrazione veneta che parla veneto ai veneti, quindi alla riserva di posti di lavoro nel pubblico per questo scopo, ma anche all’insegnamento nelle scuole di questa lingua, come è previsto dalla Convenzione la possibilità di scuole in madrelingua veneta.
I veneti potranno esigere tutti gli atti pubblici in lingua veneta, canali televisivi e giornali in lingua veneta indispensabili per valorizzare e rinvigorire la nostra grande cultura, arte e storia, come ci saranno la cartellonistica stradale bilingue ed un certo controllo dei flussi immigratori in modo da garantire la sussistenza dell’identità veneta sempre più ingiustamente omologata forzatamente.
Il disegno di legge regionale verrà depositato a breve a ed entro 6 mesi il Consiglio Regionale dovrà riconoscere o negare questi diritti umani.
Il giorno 7 febbraio all’Hotel Venice di Grisignano alle 15.00 ci sarà una presentazione pubblica di questo progetto di legge, alla quale Vi invitiamo a partecipare numerosi.
Per approfondire riportiamo sotto i collegamenti alle delibere comunali ed un video mix dei consigli comunali di Grantorto e Santa Lucia di Piave.
E’ fondamentale che i veneti siano uniti ed attivi, almeno per i prossimi 6 mesi, su questa battaglia, perché i diritti e le autonomie che possiamo avere come veneti sono molto maggiori della semplice autonomia regionale.
Scriveteci per essere parte attiva in questo percorso, aiutateci ad ottenere i nostri diritti subito, senza attendere altro.
Loris Palmerini, presidente ILV
347 1416187
Aggiornamenti: intervista su Radio Padania del 11 febbraio
Ecco un volantino in lingua italiana del Consiglio d’Europa che spiega la Convenzione sulle Minoranze Nazionali: https://www.coe.int/t/dghl/monitoring/minorities/6_resources/PDF_brochure_Italian.pdf
Scarica qui la delibera del Comune di Resana DC 33-2015
Sono identiche le delibere di Santa Lucia di Piave (link al sito)
Video dell’approvazione a Grantorto: