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Aperte le candidature per studiosi delle varianti istriana, cadorina, bresciana e bergamasca della lingua Veneta, e del Talian
Istituto Lingua Veneta ricerca studiosi delle varianti istriana, cadorina, bresciana e bergamasca della lingua Veneta, e del Talian per affidare al direzione del dipartimento specifico.
Al momento non sono previsti emolumenti di sorta.
Per candidarsi compilare il seguente formulario includendo, oltre ai dati biografici, le proprie competenze, pubblicazione ed esperienze specifiche dell’argomento.
Primo libro personalizzabile in lingua veneta
Con grande orgoglio siamo lieti di comunicare l’avvenuta pubblicazione del primo libro personalizzabile in lingua veneta: “El me primissimo dì”!
Si tratta di un libro dedicato ai più piccoli, ideato per essere letto dai genitori come racconto della buona notte.
Nel libro, un/a piccolo/a pinguino/a non vuol saperne di mettersi a dormire e la Luna decide allora di raccontargli/le il suo primissimo giorno di vita: pagina dopo pagina la Luna racconta di diversi animali che svelano il nome, il peso e l’altezza al momento della nascita, la stagione, il mese, il giorno della settimana e tanti altre interessanti informazioni sull’identità della piccola creatura.
Tutti questi dati sono personalizzabili al momento dell’ordinazione del libro con i dati del proprio bambino/a, così oltre ad avere un simpatico racconto della buona notte questo libricino rappresenta anche un ricordo del primo giorno da genitori, un cimelio che il/la piccolo/a certamente apprezzerà anche una volta cresciuto/a.
L’iniziativa è della casa editrice Little Yeti di Ginevra, nella Svizzera francese, che già aveva pubblicato il libro in francese, tedesco ed italiano. Questa giovane realtà che si dedica ai libri personalizzabili, e che ha iniziato la sua avventura proprio con questo primo libro, alcuni mesi fa ha contattato l’Istituto Lingua Veneta, interessata alla traduzione del libro anche in lingua veneta e nelle altre lingue minoritarie, in quanto lingue da valorizzare al pari delle altre lingue ufficiali.
Condividendo in pieno tanto gli ideali quanto il progetto, è nata una collaborazione che ha portato alla pubblicazione della versione in lingua veneta del libro in questo mese di settembre 2018, e che potrebbe portare presto alla pubblicazione di versioni in altre lingue.
I libri personalizzabili permettono di avvicinare maggiormente il lettore, che si sente molto più immedesimato proprio perché protagonista del racconto o della composizione dello stesso. Questa è un’ottima caratteristica per qualsiasi libro, soprattutto in un’epoca in cui pochissimi si dedicano alla lettura. Anche dal punto di vista della produzione e distribuzione questa tipologia di libri denota delle pregevoli caratteristiche: considerando che la stampa di questi libri avviene a seguito dell’ordinazione sul sito e la distribuzione avviene con spedizione direttamente al cliente , è possibile ampliare l’offerta di racconti e di traduzioni in molte lingue senza doversi assumere il rischio di stampare delle quantità di libri che rimarranno invenduti. Possiamo certamente considerare i libri personalizzabili come un gran passo dell’editoria nel terzo millennio.
E’ sufficiente entrare nel sito (http://www.little-yeti.com/it/order) per inserire i dati necessari e vedere l’anteprima del proprio libro in pochi minuti!
Con l’occasione ringraziamo nuovamente la squadra di Little Yeti per aver ideato questo progetto e per averci proposto questa collaborazione, dandoci l’opportunità di raggiungere questo nuovo traguardo.
Andrea Lunardon
Traduttore Istituto Lingua Veneta
Giunta e Consiglio Regionale del Veneto responsabili della violazione dei diritti fondamentali dei Veneti
Di Loris Palmerini, presidente dell’Istituto Lingua Veneta.
Il nostro Istituto partecipa fin dalla fondazione alla Aggregazione Veneta, ente di cui sono anche il portavoce.
Con la sentenza n° 81 del 2018 la Corte Costituzionale ha cancellato la legge della Regione Veneto n° 28 del 2016 di cui sono il Padre, che riconosceva esplicitamente ai Veneti i diritti previsti dalla Convenzione Quadro sulle minoranze nazionali, senza nulla togliere ai diritti di “popolo veneto”.
La sentenza è però pure andata oltre affermando che “Popolo Veneto” dello Statuto regionale null’altro significa che “i residenti” della Regione.
Per salvare tale fondamentale legge che riconosceva il bilinguismo e l’educazione Veneta, sarebbe bastata alla Giunta regionale del Veneto la trasmissione alla Corte Costituzionale delle violazioni dei diritti umani che i Veneti ricevono. Per esempio i punteggi più scadenti assegnati agli studenti (cosa di cui lo stesso Zaia si è lamentato), la negazione della lingua Veneta che fu lingua di Stato e che certo non ha nulla da invidiare all’occitano o al sardo o altre lingue minoritarie cui vanno il nostro pieno rispetto, oppure la totale assenza di Prefetti Veneti in Veneto.
Le violazioni subite dai Veneti sono state comunicate alla Giunta nel gennaio 2018, con preghiera di trasmetterle alla Corte Costituzionale, ma questo non è avvenuto, al contrario, l’avvocato Bertolissi, che rappresentava la Regione (e che simpatizza per il ritorno di “Checco Beppe”) , in udienza ha dichiarato che “la legge non serve a nulla”, e sostanzialmente non ha difeso in nulla la legge su mandato della Giunta Regionale.
La Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale (il cui presidente si è perfino opposto alla approvazione della legge) hanno dimostrato, alla prova dei fatti, di non volere dare ai Veneti i loro diritti ma invece di essere i promotori effettivi e concreti della loro assimilazione forzata, del loro genocidio linguistico, culturale e di autonomia reale e governativa, mascherati da compatrioti.
Tutto ciò è documentato, e sarà valutato nel marzo 2019 dal Consiglio d’Europa.
Loris Palmerini
Presidente Istituto Lingua Veneta