Comuni che hanno approvato il PDL 116/2016
Questa la tabella dei comuni che hanno approvato il PDL 116/2016,
Questa la tabella dei comuni che hanno approvato il PDL 116/2016,
Istituzionale, promozione culturale
l’Istituto Lingua Veneta ha aperto un canale di informazione sulla Lingua, Dialetto e Cultura Veneta, si può raggiungere sia dalla App Telegram che dal PC.
Di Loris Palmerini, presidente dell’Istituto Lingua Veneta.
Il nostro Istituto partecipa fin dalla fondazione alla Aggregazione Veneta, ente di cui sono anche il portavoce.
Con la sentenza n° 81 del 2018 la Corte Costituzionale ha cancellato la legge della Regione Veneto n° 28 del 2016 di cui sono il Padre, che riconosceva esplicitamente ai Veneti i diritti previsti dalla Convenzione Quadro sulle minoranze nazionali, senza nulla togliere ai diritti di “popolo veneto”.
La sentenza è però pure andata oltre affermando che “Popolo Veneto” dello Statuto regionale null’altro significa che “i residenti” della Regione.
Per salvare tale fondamentale legge che riconosceva il bilinguismo e l’educazione Veneta, sarebbe bastata alla Giunta regionale del Veneto la trasmissione alla Corte Costituzionale delle violazioni dei diritti umani che i Veneti ricevono. Per esempio i punteggi più scadenti assegnati agli studenti (cosa di cui lo stesso Zaia si è lamentato), la negazione della lingua Veneta che fu lingua di Stato e che certo non ha nulla da invidiare all’occitano o al sardo o altre lingue minoritarie cui vanno il nostro pieno rispetto, oppure la totale assenza di Prefetti Veneti in Veneto.
Le violazioni subite dai Veneti sono state comunicate alla Giunta nel gennaio 2018, con preghiera di trasmetterle alla Corte Costituzionale, ma questo non è avvenuto, al contrario, l’avvocato Bertolissi, che rappresentava la Regione (e che simpatizza per il ritorno di “Checco Beppe”) , in udienza ha dichiarato che “la legge non serve a nulla”, e sostanzialmente non ha difeso in nulla la legge su mandato della Giunta Regionale.
La Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale (il cui presidente si è perfino opposto alla approvazione della legge) hanno dimostrato, alla prova dei fatti, di non volere dare ai Veneti i loro diritti ma invece di essere i promotori effettivi e concreti della loro assimilazione forzata, del loro genocidio linguistico, culturale e di autonomia reale e governativa, mascherati da compatrioti.
Tutto ciò è documentato, e sarà valutato nel marzo 2019 dal Consiglio d’Europa.
Loris Palmerini
Presidente Istituto Lingua Veneta
Oggi 16 gennaio 2018, il direttivo di Istituto Lingua Veneta si riunirà per decidere se partecipare al bando per la Grafia Veneta Legale indetto da Aggregazione Veneta.
Istituto Lingua Veneta è un ente di autogoverno veneto che si occupa esclusivamente della lingua veneta in tutti i suoi aspetti, non solo quelli linguistici, ma anche culturali e nella formazione.
Istituto Lingua Veneta partecipa, come altri dodici enti, ad Aggregazione Veneta, mentre quest’ultimo è l’ente di rappresentanza dei diritti di minoranza nazionale del Popolo Veneto ai sensi della L.reg. Veneto n.28 del 2016. Sarà infatti Aggregazione Veneta l’ente decisore della Grafia Veneta Legale, che lo farà in virtù dell’autorità conferitagli dalla legge internazionale Convenzione-Quadro di cui alla L.n.302 del 1997.
Istituto Lingua Veneta invece è stato il primo ente storicamente noto ad aver chiesto il riconoscimento legale della lingua veneta, lo fece nel 1999 quando ancora si chiamava “Rinassimento Veneto”. Il lavoro svolto di promozione da allora è evidente, basti verificare che quello che oggi si legge su Wikipedia riguardo la Lingua Veneta è stato appunto quasi del tutto ripreso da quanto elaborato nel 1999 da Rinassimento Veneto.
Nella riunione di oggi ILV discuterà sostanzialmente se presentare una propria soluzione di grafia veneta legale al bando di AV, e se in tal caso confermare il DRAFT della grafia Veneta già elaborato negli anni scorsi.
La eventuale Grafia proposta da ILV sarà poi valutata dalla preposta Commissione di Aggregazione Veneta insieme alle altre proposte, in un piano di parità. Da evidenziare infatti che anche ILV è un ente rappresentativo partecipato, per questo non è escluso che le singole componenti possano presentare una propria grafia differente da quella di ILV .
La riunione odierna farà anche la verifica dei membri e delle cariche.
In questo momento infatti c’è l’intento comune di tutte le componenti sinfoniche dei Veneti di arrivare a chiudere l’annosa questione della grafia veneta con una delibera che decida la forma legale dello scrivere, la cui mancanza altro non fa che dare insussistenti scuse al mancato riconoscimento della lingua veneta. Infatti non c’è alcuna giustificazione al mancato riconoscimento della lingua Veneta stante che sono state riconosciute altre lingue minoritarie analoghe, come l’Occitano, il Sardo, il Ladino, che tuttavia non possono vantare la storicità, le pubblicazioni e l’ufficialità di uno Stato che la lingua Veneta può invece vantare senza alcun dubbio.
E’ chiaro che coloro che non si pongono l’obbiettivo di raggiungere una grafia veneta legale o che la ostacolano lo fanno non certo per impedire che si continui a fare la grave violazione dei diritti linguistici ed umani dei Veneti.
Loris Palmerini
fondatore di Rinassimento Veneto, presidente di ILV